C’è una frase che mi risuona nella mente in questi giorni carichi di una drammaticità inedita.
L’ho sentita pronunciata da mio papà che quest’anno avrebbe compiuto 101 anni.
Lui la citava anche in inglese, perché il gioco di parole la rende fin più significativa.
“Non è importante chi ha ragione, ma cosa è giusto.”, diceva. (It is not important who is right, but what is right.)
Ci penso davanti ai gravi fatti internazionali, ma anche nell’ambito più ristretto della nostra Italia o nel piccolo orizzonte della mia regione e città.
Mi risulta difficile, volendo partire da questa affermazione, fare una sintesi, molto difficile.
Ho una sola certezza: la guerra non è mai giusta.
“Non è importante chi ha ragione, ma cosa è giusto.”
C’è una frase che mi risuona nella mente in questi giorni carichi di una drammaticità inedita.
L’ho sentita pronunciata da mio papà che quest’anno avrebbe compiuto 101 anni.
Lui la citava anche in inglese, perché il gioco di parole la rende fin più significativa.
“Non è importante chi ha ragione, ma cosa è giusto.”, diceva. (It is not important who is right, but what is right.)
Ci penso davanti ai gravi fatti internazionali, ma anche nell’ambito più ristretto della nostra Italia o nel piccolo orizzonte della mia regione e città.
Mi risulta difficile, volendo partire da questa affermazione, fare una sintesi, molto difficile.
Ho una sola certezza: la guerra non è mai giusta.