Dove mi trovo, momento per momento (dove crede di essere il mio cellulare). Ovviamente possono esservi molti artefatti, specie quando mi trovo in zone chiuse come a casa, all'ospedale, in Comune, (in quelle circostanze si nota una linea tratteggiata e non una linea continua, inoltre la traccia non segue le strade).
La mia agenda, turni di lavoro compresi (M: mattina, P: pomeriggio, N: notte, R: reperibilità, F: ferie).
Qui l'agenda maggiormente leggibile.
I miei ultimi “tweets” (spesso una rassegna stampa)
- È morto oggi Pete St John, l'autore di "The Fields of Atherny", l' "inno non ufficiale" irlandese. https://t.co/w8Ins2jIpz, Mar 12
- Un pugno allo stomaco in queste giornate di guerra: https://t.co/YcPxSfxgzS, Mar 2
- Su Il Piccolo di oggi viene ripreso un mio scritto su un tema marginale, ma emblematico del clima che si è creato i… https://t.co/MBKrOfhZsX, Jan 23
- Credo che le elezioni del Presidente della Repubblica debbano essere considerate come un voto di fiducia nei confro… https://t.co/dgl5HxNLt0, Jan 19
- La paventata uscita dall'Aula dei grandi elettori 5 Stelle è una valida garanzia contro i franchi tiratori., Jan 19
“Non è importante chi ha ragione, ma cosa è giusto.”
C’è una frase che mi risuona nella mente in questi giorni carichi di una drammaticità inedita.
L’ho sentita pronunciata da mio papà che quest’anno avrebbe compiuto 101 anni.
Lui la citava anche in inglese, perché il gioco di parole la rende fin più significativa.
“Non è importante chi ha ragione, ma cosa è giusto.”, diceva. (It is not important who is right, but what is right.)
Ci penso davanti ai gravi fatti internazionali, ma anche nell’ambito più ristretto della nostra Italia o nel piccolo orizzonte della mia regione e città.
Mi risulta difficile, volendo partire da questa affermazione, fare una sintesi, molto difficile.
Ho una sola certezza: la guerra non è mai giusta.