Perché in politica?
E’ difficile per me raccontare mesi e mesi, anzi anni, di riflessioni personali e provocazioni che mi hanno portato alla decisione di entrare in politica.
Sono sempre stato educato all’osservazione della realtà nella totalità dei suoi fattori e al tentativo di rispondere ai bisogni riscontrati.
Così l’osservare che le circostanze in cui stiamo vivendo, in ultima analisi, non rispondano al bisogno di felicità che tutti noi portiamo dentro mi ha fatto chiedere se non vi fosse spazio per me per un impegno in prima persona.
Da questo al fatto di trovarmi ora candidato per un posto di Consigliere regionale il passo è stato breve.
Non mi fermo a raccontare lo smarrimento davanti ad un quadro politico che non mi soddisfa e nel quale i principi che ritengo fondamentali rischiano di smarrirsi perché ritengo che lo sconforto sia un sentimento umano che può essere vinto da quella fede, da quella speranza e da quella carità cristiane che fanno parte del mio bagaglio.
Ed è proprio su questo bagaglio culturale che baso il mio impegno che verterà sul sostegno dei principi non negoziabili proclamati nel magistero della Chiesa Cattolica.
“Perché Cambiamo Trieste?” mi sento chiedere a questo punto… Perché è una lista civica con riferimenti nazionali, che ho contribuito a costruire, che meglio rappresenta il mio modo di vedere le cose ed è uno dei pochi che non ha un programma in aperto contrasto contro i “principi non negoziabili”.
Per concludere una citazione:
Avrei tanto desiderato che tutto ciò non fosse accaduto ai miei giorni! – esclamò Frodo.
Anch’io – annuì Gandalf – come d’altronde tutti coloro che vivono questi avvenimenti. Ma non tocca a noi scegliere. Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato.
(J.R.R. Tolkien, Il signore degli anelli )
Dove mi trovo
La mia agenda
La mia agenda, turni di lavoro compresi (M: mattina, P: pomeriggio, N: notte, R: reperibilità, F: ferie).
Qui l'agenda maggiormente leggibile.
Credo che sarà una strada in salita quella di tenere in vita i principi non negoziabili nel mondo politico. Credo purtroppo che di persone che la pensano come te su questi temi sono troppo poche. Questo non significa che nessuno deve provarci, anzi, sono contenta che tu inizi questo cammino; ben si identificano con il tuo pensiero i due dialoghi presi da Tolkien. Quello che mi fa riflettere è la tua ammissione che il Pdl è il partito che non ha un programma in contrasto con i principi non negoziabili e non che tu ti ritrovi completamente nel programma del Pdl; significa che nel programma del Pdl ci può essere qualcosa che non condividi completamente? Spero di no, ti auguro buon lavoro!
Grazie Laura per esserti dichirata “contenta” per questo mio tentativo.
Acuta l’osservazione di quel minimo distacco che ho lasciato fra il mio pensiero e il “partito”. Non ravviso attualmente punti di discordanza. Mi sono comunque tenuto uno spiraglio per il futuro: anche san Tommaso Moro, di cui ho riletto in queste ore la storia, era tanto amico del re, ma lo stesso re lo ha fatto poi decapitare e proprio su quelli che attualmente chiameremo “principi non negoziabili”. San Tommaso Moro, il patrono dei governante e dei politici, non li ha negoziati…
Che brutta fine ha fatto poverino!! Mica succederà anche a te, no? (ovviamente in senso figurato)
Non c’era Tondo? Ecco perché non andai a votare; Serracchiani governa con il consenso di 30% dei cittadini; spero che si facciano le primarie o che entrino in campo persone come lei, che ispirano rispetto. Tondo era come l’acqua tiepida, senza amore per nulla. Si proponga lei alla Presidenza della regione e metta in campo non-politici e la voterò altrimenti continuerò a non votare. Sono votante di Centro e non faccio come i comunisti che se mettono un palo, votano per quel palo; essi votano seguendo l’ordine impartito loro e non la ragione.
Grazia per nominare la felicità come obiettivo umano.
Benedico lei e la sua famiglia con gioia.