Un mese da Presidente del Consiglio Comunale di Trieste

È passato già un mese da quel 8 luglio 2016, giorno in cui sono stato eletto Presidente del Consiglio Comunale di Trieste. Non è tempo per fare bilanci. Posso, però, raccontare quello che mi è capitato.

Iniziamo con il dire che io, che non ho mai avuto esperienze politiche “dirette”, mi sono trovato come chi, il primo giorno di scuola, si trovasse seduto in cattedra, con tutto il disagio che si può immaginare…

Ho avuto la grande fortuna di trovare al mio fianco delle persone pazienti e comprensive che mi hanno molto aiutato nelle mie difficoltà ed hanno dimostrato tutta la pazienza necessaria per indirizzarmi al meglio.

Questo primo mese l’ho trascorso cercando di capire le “regole del gioco” e i “giocatori”.

Le “regole del gioco” sono principalmente il “Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale” e lo “Statuto del Comune di Trieste”. Cerco di destreggiarmi fra commissioni permanenti, conferenze capigruppo, delibere, sub-emendamenti, mozioni d’ordine… Trovo qualche difficoltà con le sigle. Un esempio? Per me “cec” è la circolazione extracorporea, in Comune è la “Commissione elettorale comunale”… Ma, come in chirurgia, rimane sempre il fatto che, fino a che non fai in prima persona, non è detto che tu sappia fare.

Circa i “giocatori”: “giocatori”, per me, sono principalmente i colleghi Consiglieri Comunali… Innanzitutto l’immagine che mi sono fatto non è quella di “squadre contrapposte”, ma di atleti impegnati nello stesso team, sia pure con “visioni tattiche” diverse se non opposte. Tanto per fare un esempio, senza voler entrare nel dettaglio, posso portare l’immagine di una grande barca da regata. Molti già li conoscevo, altri li ho conosciuti e altri li conoscerò o li conoscerò meglio… Che dire? Che di tutti cerco di valorizzare il positivo, che è tanto. Mi sto convincendo che avremo modo di costruire insieme, rispondendo alla responsabilità che ci è stata affidata e che ci siamo assunti. Su persone e fatti potrei già scrivere un libro, un libro avvincente per le favorevoli sorprese che mi sono capitate. Se non ci si ferma ai luoghi comuni o ai pregiudizi le sorprese non mancano.

Sul personale del Comune non ho nulla da dire, anzi…

Purtroppo, nelle tre settimane di ferie che ho prevalentemente dedicato alla mia nuova attività, non sono riuscito nel mio intento di fare un “giro completo” del Comune, incontrando tutti gli Assessori e i Dirigenti comunali. Sono riuscito solo ad andare a trovare solamente qualcuno di questi per capire problematiche aperte e possibili soluzioni. Appena mi sarà possibile riprenderò il giro…

Per quanto mi riguarda (e da me dipendeva) ho cercato di far partire la “macchina” nel minor tempo possibile. Ho convocato, in una sola giornata, tutte sei le Commissioni Comunali Permanenti, la Commissione per la Trasparenza e l’Ufficio di Presidenza: sono così stati eletti tutti i Presidenti di commissione e le Commissioni hanno potuto iniziare prontamente il lavoro.

Ora, per me, inizia il periodo in cui dovrò conciliare lavoro in ospedale e lavoro in Comune. Trovare il giusto equilibrio, cercando di ottimizzare tempo e risorse, senza trascurare la famiglia. Non sarà facile, ma, con l’aiuto di tanti, ci riuscirò!