Come continuare il mio impegno “politico”?

Come continuare dopo la breve esperienza “politica” che mi ha visto partecipare alle recenti elezioni in qualità di candidato per il Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia nella lista del Popolo della Libertà nella circoscrizione di Trieste?
È la domanda alla quale cerco spesso di rispondermi…
Non voglio sprecare il lavoro svolto nella recente campagna elettorale, gli incontri fatti, i problemi toccati con mano ed i tentativi di risposta a questi problemi che si sono palesati come possibili.
Non voglio sprecare la fatica delle 780 persone che hanno deciso di “preferirmi” e lo hanno fatto recandosi ai seggi e scrivendo il mio nome sulla scheda: se lo hanno fatto hanno trovato delle buone motivazioni. Qualcosa si aspettavano da me.

Come continuare?
Non è facile rispondere a questa domanda.
Ho un lavoro, quello di cardiochirurgo all’ospedale di Trieste, che mi impegna molto. Non sono solo le mattine o i pomeriggi passati in sala operatoria, non sono solo le notti lavorate in ospedale, non sono solo le reperibilità che non mi rendono liberamente disponibile… È tutto l’insieme di un lavoro che desta delle preoccupazioni che mi porto sempre nella testa e che esige un impegno considerevole per essere svolto bene.
E non ho solo il lavoro di cardiochirurgo. Ho tutta una serie di impegni più o meno importanti: primo fra tutti la famiglia.
Poi il Centro Culturale “Mons. Lorenzo Bellomi”, di cui sono da un po’ dimissionario: un dimissionario che non riesce a trovare un successore…
Non manca poi il “lavoro” da “giornalista”: una passione alla quale non riesco a rinunciare. Anzi, mi spiace non riuscire a scrivere di più e più spesso…

Come continuare?
Una domanda che ho posto anche agli amici e a chi mi sta vicino.
Tante le proposte, ma non tutte di facile realizzazione, Anzi.

Come continuare?

Come continuare?
Per rispondere a questa domanda dovrei riandare al “perché di un impegno”. ripartire da quel punto può essere utile per vedere anche dove andare e come. Il perché del mio impegno  nasce dall’esperienza cristiana vissuta nel quotidiano e dalla risposta ai bisogni che da questa derivano. Un tentativo di risposta che riconosce numerose urgenze nell’Italia di oggi. Ed è proprio da qui che posso iniziare a rispondere: il mio “continuare in politica” inizia dal vivere con ancora maggior entusiasmo l’esperienza cristiana. Ben verranno, poi, quei momenti che mi sono stati suggeriti da alcuni amici: momenti di incontro, riflessione e preghiera che cercherò di organizzare.

Come continuare?
Tante le idee: una di queste consisterebbe nello sfruttare il mio “tesserino” di giornalista per aprire un periodico di dibattito politico magari esclusivamente “online”. Una qualcosa di costruito sugli interventi di chi si impegna in politica. Gratuito ed aperto a tutti coloro che abbiano qualcosa da dire e non trovino spazio sulla stampa “tradizionale”. Pochi soldi e relativamente poco impegno. L’idea sembra di semplice realizzazione, ma i problemi sono facili da intuire: vanno dal reperire chi abbia voglia di scrivere delle analisi dettagliate, originali e positive con una certa costanza, ai costi di realizzazione anche se in formato minimale per finire considerando i rischi “legali” di una simile impresa.

Come continuare?
Non ho fatto “vita di partito” prima della mia candidatura: forse ora dovrei considerare l’opportunità di iniziare qualcosa…

Come continuare?
E’ inutile che io mi metta qui a raccontare tutte le idee che mi sono venute in mente o tutti i suggerimenti che ho ricevuto.

Come continuare?
In ultima analisi credo che, se la prima politica è vivere, l’unica cosa per continuare il mio “impegno politico”, sia continuare a vivere: il resto, se deve venire, verrà. Continuare a vivere con uno sguardo aperto alla realtà, ai bisogni delle persone e delle comunità, ai problemi, alle minacce che incombono su questo nostro mondo. Vivere con lo sguardo aperto che mi è stato insegnato e sempre mi viene richiamato dalla comunità cristiana nella quale vivo. Le occasioni, se Dio vorrà, non mancheranno!