Tag Archives: Mons. Giancarlo Vecerrica
Sabato 6 giugno c’è stata la 37esima edizione del Pellegrinaggio notturno a Piedi da Macerata a Loreto.
Io c’ero.
Qui trovate un po’ di immagini, come consuetudine, non foto-ritoccate. A fine pagina il mio scritto pubblicato sul numero del 12 giugno 2015 di “Vita Nuova”, settimanale della Diocesi di Trieste.
*-*-*
Perché fare un pellegrinaggio? Bisognerebbe chiederlo alle circa 80.000 persone che la notte di sabato 6 giugno hanno partecipato al 37esimo Pellegrinaggio notturno a piedi ti da Macerata a Loreto che quest’anno aveva per tema: “Accarezzati dalla misericordia”.
Provenienti da tutta Italia e da alcuni paesi europei, si sono radunati nello stadio di Macerata, dove hanno avuto modo di ascoltare alcune testimonianze sui cristiani perseguitati come quella di Padre Douglas Bazi, parroco di Erbil (Nord dell’ Iraq). I terroristi gli hanno fatto saltare in aria la chiesa, sparato alle gambe e lo hanno tenuto sequestrato per nove giorni. Nella sua video-intervista, non c’è una parola di odio: «Nonostante tutto questo chi sono io per lamentarmi? Dobbiamo smettere di lamentarci, perché Gesù ha offerto la vita per noi col suo sacrificio. Mettiamo la nostra mano in quella di Dio». «Gesù è il nostro scopo». Poi dice anche «forse non avrò più un’altra occasione di parlare con voi».
Per la terza volta consecutiva c’è stato modo di ascoltare il messaggio del Papa che questa volta era registrato perché Papa Francesco era a Sarajevo. Nel messaggio il pontefice ha espresso la propria vicinanza a questo pellegrinaggio e invitato a pensare che la vita è camminare e che «un’anima che non cammina, facendo il bene per gli altri e cercando Dio», è «un’anima che finisce nella mediocrità e nella miseria spirituale». Per chi, camminando, sbaglia, l’invito a tornare e riprendere a camminare perché c’è la Misericordia di Gesù che perdona tutto e sempre ti aspetta. Dal Papa anche l’invito per il cammino che stava per iniziare a pensare alla propria vita: «Che cosa Gesù mi dice che devo fare della mia vita? Cosa pensa il Signore per me? C’è gioia? Se non c’è gioia cercatela: il Signore ve la donerà con la sua misericordia.»
Durante la Messa, celebrata dal cardinale George Pell, è stato espresso un parallelo fra il cammino della vita e il cammino del pellegrinaggio, e, accennando alla solennità del Corpus Domini del giorno successivo, ha ricordato «questo incredibile dono che il Signore ci ha fatto, forse il più grande dei doni. Fonte e culmine della nostra esistenza cristiana. Noi non dobbiamo mai dimenticarci che Egli è qui, in ogni Messa in cui, senza dubbio, troveremo il Signore, realmente presente, rivelandosi veramente alle persone credenti.»
Dopo la Messa la partenza per i 28 chilometri di cammino che separano Macerata da Loreto durante i quali, sotto la guida di Mons. Giancarlo Vecerrica, vescovo di Fabriano – Matelica, che quest’anno festeggia i 50 anni di ordinazione sacerdotale, sono stati recitati i 4 Misteri del Rosario, inframmezzati da canti e testimonianze come quelle dei carcerati di Padova o degli ex tossicodipendenti che ora vivono in comunità di recupero o di quella di un operaio che rischia di perdere il lavoro. Non sono mancate centinaia di preghiere dei fedeli che danno un nome ed un volto concreto a tanta sofferenza, a tanta speranza e a tante domande e rendono ancora più intensa la preghiera. Nulla e nessuno viene dimenticato.
Verso la fine del cammino ci si accorge che le Marche non sono pianeggianti e che il Santuario di Loreto sembra posto ad un livello irraggiungibile, ma, passo dopo passo, lo si raggiunge.
Sono in molti che, al termine, si mettono in fila per passare nella Santa Casa o per inginocchiarsi attorno al luogo in cui il “Fiat” di Maria è diventato carne per la salvezza di ogni singola persona e del mondo intero.
Fare un pellegrinaggio così allarga il cuore e fa tornare a casa, come dice una canzone cantata durante il cammino, “Pieni di forza, di grazia e di gloria” per vivere un anno intero “accarezzati dalla misericordia”.
Marco Gabrielli
Dove mi trovo
La mia agenda
La mia agenda, turni di lavoro compresi (M: mattina, P: pomeriggio, N: notte, R: reperibilità, F: ferie).
Qui l'agenda maggiormente leggibile.