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Riassumendo: per l’incremento degli impegni professionali il 20 marzo 2019 ho rassegnato le mie dimissioni da Presidente del Consiglio comunale di Trieste.

E ora? Come proseguirà  l’impegno politico?

Innanzitutto vi racconto un aneddoto che mi è stato a suo tempo riferito e al quale avevo dato scarsa importanza. Nel giugno – luglio 2016, quando il mio nome iniziava a girare come possibile candidato alla presidenza del Consiglio comunale di Trieste, a chi chiedeva ad un politico con grossa esperienza chi fosse questo sconosciuto esordiente capace di raccogliere qualche centinaio di preferenze veniva data la seguente risposta: “È  uno che è meglio che faccia il Presidente perché da semplice Consigliere potrebbe dar fastidio”.

Dopo più di due anni posso dire che quella frase aveva la sua buona parte di verità.

Il Presidente del Consiglio è una figura istituzionale, super partes, impegnata a far rispettare i regolamenti, a dirigere i lavori garantendo o cercando di garantire i diritti di tutti… Una figura alquanto “ingessata”, dunque. Ed “ingessato” io sono stato alquanto: non sono praticamente mai intervenuto esprimendo un mio pensiero personale durante le sedute di Consiglio, ho limitato al massimo i miei interventi nelle Commissioni e la stesura di documenti come mozioni, domande di attualità  o inetrrogazioni. In questo ho privilegiato il “mandato di Presidente” ricevuto dai consiglieri, opposizioni comprese, più che il “mandato” dei miei elettori. E questo non è che vada proprio bene… Certo, un lavoro sotterraneo l’ho svolto, ho realizzato o fatto realizzare più cose, per altre ho impostato le fondamenta in vista di una futura costruzione, di altre ancora ho solo esaminato le problematiche in cerca di una soluzione. Ma questo non basta.

Ora avrò tempo, tanto più tempo da dedicare alla realizzazione degli impegni che mi sono preso con i miei elettori. Libero dall’impegno istituzionale, spesso fine a se stesso, ora posso dedicarmi al mio programma e alle necessità dei miei elettori.

Rimarrò evidentemente all’interno della “Lista Dipiazza” , nella quale sono stato eletto. Continuerò  a “ricevere” i cittadini il mercoledì mattina, non più nell’Ufficio del Presidente, ma in qualche locale del centro cittadino. (Per “prenotazioni” contattatemi pure…). Ovviamente rimango sempre disponibile ad incontrare chiunque volesse parlare con me quando il lavoro me lo permette e, ovviamente, sono sempre reperibile al telefono.

Come dico spesso potrei scrivere almeno un libro sull’esperienza fatta: un’esperienza molto interessante, da me non cercata, che rifarei, ma che mi ha profondamente deluso. Le motivazioni di questa mia delusione? Le scriverò, forse, un domani in un libro…

 

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