Lo confesso, sono juventino!


Lo confesso, sono juventino! Confesso pure che non seguo poi così tanto il calcio…

Sono juventino dall’età di 7, 8 anni, quando sembrava necessario avere una squadra per cui tifare. Ho scelto la Juve solo perché vinceva sempre: mi sembrava un buon criterio.

Dei giocatori il primo che ricordo è Altafini, poi, in ordine sparso, mi vengono in mente Cuccureddu, Scirea, Schillaci, Boniek,…

Una volta il campionato si giocava solo di domenica e c’era, ogni 15 giorni, il “mercoledì di coppa”. Ora le cose sono cambiate e, anche a causa dei miei impegni professionali ed extra professionali, non mi è più facile seguire il pallone come un tempo…

Tifare Juventus mi ha dato le innumerevoli soddisfazioni che sono ben note a tutti. Sono rimasto juventino anche quando le cose non andavano poi tanto bene come quando un certo Magat ci ha segnato il gol che valeva la coppa dei campioni, mentre avrei preferito non vincere quella stessa coppa colma di sangue in Belgio…

Ho sempre incontrato dei tifosi di altre squadre che insinuavano che la famiglia Agnelli comprava gli arbitri regalando loro le 600: non ci ho mai creduto giustificando le accuse con la grande invidia di chi non era un bianconero.

Ora le accuse contro la mia squadra del cuore sono molto più pesanti e suffragate da prove che sembrano inoppugnabili. La Juve rischia la cancellazione di qualche scudetto e la disputa del prossimo campionato in serie B. Non era mai accaduto prima che la “vecchia signora” giocasse nella serie cadetta.

Non posso giudicare i fatti, che nessuno conosce nella loro interezza, ma posso dire che oltre alla debolezza umana ora ci sono in campo degli interessi che superano ogni immaginazione e che spingono ad agire oltre ogni regola.

Forse però lo spazio dato a queste notizie è un po’ troppo ampio, forse si poteva dedicare l’attenzione delle prime pagine dei giornali e dei telegiornali a qualche evento più importante, a temi di ben maggiore rilevanza per l’Italia e lasciare queste notizie alle pagine sportive. Quali notizie non saranno state date, quali ci saranno sfuggite, quali temi non saranno stati approfonditi in questo periodo?

Il prossimo futuro poi, ahimè, si prospetta fin peggiore: a riempire le pagine dei media stanno arrivando i mondiali…!

Marco Gabrielli

Trieate, 20 maggio 2006.

N.D.R.: profetiche le parole di chiusura...

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