Come difendere i figli dalla “cultura del gender”?

In molti, preoccupati da quanto avviene o potrebbe avvenire nelle scuole frequentate dai propri figli, mi chiedono degli strumenti per conoscere e controbattere l’imposizione della “cultura del gender”.

Non ho né il tempo né la capacità di elaborare un documento in materia, per cui mi limito a condividere dei post che ritengo interessanti… Il mio impegno è di stimolare l’organizzare una rete che, a livello locale e nazionale, possa fornire persone preparate disponibili a sensibilizzare i genitori presentando i contenuti di questa propaganda e le possibili azioni di contrasto.

Questo è il “Vademecum per genitori – Dodici strumenti di autodifesa dalla “teoria del gender” per genitori con figli da 0 a 18 anni” elaborato da “La Manif pour Tous – Italia” ed il “Forum della Associazioni Famigliari dell’Umbria”, utile e pratico strumento di “autodifesa”.

Questo è un file audio tratto da Radio Vaticana in cui Filippo Savarese, portavoce Manif Pour Tous Italia, risponde ad alcune domande in merito al “vademecum”, qui sopra condiviso, che la sua associazione sta distribuendo. (Qui il testo dell’intervista tratto dal sito di Radio Vaticana).

Per capire meglio queste strategie è utile riandare alla “Strategia nazionale UNAR contrasto omofobia” ed ai famosi opuscoli dell’UNAR predisposti per la Scuola primaria (Elementari), Scuola secondaria di primo grado (Medie), e Scuola secondaria di secondo grado (Superiori). Leggeteli e fatevene un’idea. Un articolato commento a questi opuscoli lo trovate nella mia intervista all’avvocato Gianfranco Amato che pure contiene un giudizio critico alla proposta di legge “Scalfarotto” già approvata dalla Camera dei Deputati.

Sempre dell’avvocato Giancarlo Amato trovate qui il testo di una diffida che lui ha indirizzato al Dipartimento pari opportunità, all’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR), al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), e a tutti gli uffici scolastici regionali e provinciali. Può risultare utile volendo intraprendere delle azioni per impedire lo svolgimento dei corsi nelle scuole frequentate dei propri figli

Per capire a che punto siamo arrivati, da ultimo condivido questo documento, scaricato dal sito di una scuola secondaria di secondo grado triestina. Invito a leggerlo con particolare attenzione al linguaggio e ai termini usati, all’intestazione del documento e alla firma, alle date riportate, ai dati ed ai contributi riportati…. L’impressione è che stiamo muovendoci in ritardo contro dei professionisti ben finanziati…

beck-unar